Il titolo del post è solo una provocazione.
Un pensiero a lei, la regina delle ricette “senza”, la dea delle ricette furbe.
Colei che allieta i miei lunedi e giovedi mattina con racconti esilaranti e “strappalacrime”.
Perchè il suo blog è unico, ricco di ricette semplicissime, veloci, buone e alla portata di tutti. Ma sopratutto divertente.
E anche perchè è a lei che va tutta la mia invidia, quando penso che oltre al nome, vorrei poter condividere con lei anche la taglia dei jeans! Happy AraBirthday
Chiamarle cotolette non è propriamente corretto, visto che manca l’ingrediente principale, ovvero la carne.
La “carne” di soia è un alimento proteico costituito da soia disidrata e degrassata, lavorata in modo tale da renderla, strutturalmente, simile alla carne.
La si trova in commercio nei grandi supermercati, o nei negozi che vendono prodotti biologici. E’ disidratata, per cui ha bisogno di essere reidratata prima di essere consumata. Nelle confezioni sono riportate le istruzioni per la cottura.
Io la trovo buona, ha una consistenza corposa, mi piace molto sia in versione cotoletta, che in versione spezzatino.
Chiaramente non è un alimento che in famiglia consumiamo regolarmente, preferisco di gran lunga la carne “normale”. Ma, ripeto, mi piace e ogni tanto la propongo in versione cotoletta, in modo che anche il piccolo di casa la mangi con più entusiasmo.
Cotolette di soia
Per 4 porzioni
1 confezione di carne di soia disidratata
1 litro di brodo vegetale (il mio speziato con il curry)
farina, uovo, pangrattato
olio per friggere
Seguire le indicazioni riportate in etichetta per reidratare la carne. Io ho fatto così: ho preparato 1 litro di brodo vegetale, aromatizzato al curry, e vi ho fatto cuocere la “carne” per 10 minuti. Ho spento, scolato e lasciato freddare. Quando fredde, ho strizzato per eliminare tutto il brodo, ho ripassato prima nella farina, poi nell’uovo e infine nel pangrattato. Ho fritto in padella con olio di oliva e servite calde con dei broccoletti al vapore.
Note: la “ricetta” è facilmente convertibile in modo che possa essere adatta anche ai celiaci. Sarà sufficiente usare farina di riso e pangrattato di mais per la panatura. Così, oltre che vegana, avrete una ricetta anche glutenfree
Buon Appetito!
Stefania
7 commenti
Anche io preferisco la carne "vera" ma non disdegno quella di soia ogni tanto.
Quando ho letto "cotolette senza carne" non ho potuto trattenere un sorriso…:-) grazie, cara omonima 😉
Ciao Stefania, io mangio pochissima carne e l'idea di sostuirla ogni tanto con tofu e soia è diventata un'abitudine. Perciò…aprrezzo molto questo suggerimento!
un saluto
simona
mi fa un po' impressione e non l'ho mai provata ma credo di dover superare l'ostacolo!
E io che pensavo che l'unica omonima con cui volessi scambiarti i jeans fossi io! 😀
Adoro sia il granulare che lo spezzatino di soia, anche se non uso spesso la soia, perché in casa piace solo a me e mia madre :(!
In versione cotoletta non l'ho mai provata, quindi ti "ruberò" presto questa bella idea ^__^!
E se dicessi che la soia mi risulta pesante molto più della carne…sarei soggetto all'anatema pubblico vero?! 😛 ehehehheheh
Piuttosto il vero colpo di genio a mio avviso è nel brodo vegetale aromatizzato al curry che di certo dona una anima alla soia, prima di essere vestita a festa nel fritto! 🙂
PS
Dell'araba non dico nulla, è troppo furba e sa che potrei solo parlarne malissimo…:)
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