Il palato ha bisogno di essere coccolato, di essere accompagnato verso la scoperta di sapori veri e genuini. E se questo è vero in cucina, lo è ancora di più in pasticceria.
Ricordo bene l’emozione che ho provato la prima volta che ho assaggiato un Signor Babà. E anche la prima volta che ho mangiato il vero Zabaione.
Per anni avevo assaggiato prodotti di scarso livello (anche in “buone” pasticcerie) e avevo stabilito che a me babà e zabaione non piacevano. Nauseante il babà, inzuppato fino all’inverosimile, con un retrogusto chimico davvero poco convincente. Troppo forte lo zabaione, con uno spiccato sentore di uovo e una nota alcolica troppo invadente.
Eppure, mi sono fidata di Adriano a ho assaggiato il suo Babà. E mi sono fidata di Piero, e ho assaggiato il suo zabaione. E ho fatto bene. Ho capito in quei due momenti, ben diversi eppure ben scanditi nella mia memoria, che la pasticceria, quella vera, è molto diversa dai prodotti semilavorati industriali che vengono usati nelle pasticcerie, anche di alto livello.
Con il passare degli anni, il mio palato si è affinato sempre di più. Se questo, da un lato, può essere per me un valore aggiunto nella ricerca della qualità, dall’altro vuol dire che difficilmente riesco a trovare soddisfacente un locale o una pasticceria. Ormai non mi accontento più. Se vado in un locale pretendo di mangiare qualcosa che io a casa non potrei fare, pretendo quel quid che a me manca, pretendo qualità e rispetto del mio palato.
E vi assicuro che non è facile, sopratutto quando si parla di pasticceria.
Purtroppo molte pasticcerie della mia città e molte gelaterie utilizzano semilavorati, per cui alla fine, pur cambiando locale, i sapori si somigliano tutti. Credo che qui a Palermo non ci sia una sola pasticceria che faccia un babà a regola d’arte. Ok, siamo a Palermo e non a Napoli. Sappiamo fare i cannoli e non i babà. Ma allora, per quale motivo proporre ai propri clienti dei prodotti di scarso livello?
Finchè sarà così, preferisco fare da me. E questa crema allo zabaione è un esempio.
Buon appetito!
Stefania
9 commenti
Deve essere fantastico! La mia nonna lo preparava sempre a noi nipoti 🙂 Buonissimo, un abbraccio
È vero, un palato abituato al buono, non riesce a tollerare nemmeno il medio, soprattutto se lo deve pagare…
Ma come, io non sono stata fonte di ispirazione per te? 🙁
😉
posso farmi adottare da te stefania?
ma dopo. dopo aver fatto la dieta.
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e prima di cominciare quella successiva ovviamente!
E ti dico che questo non me lo perdooo meno male che lo hai anche messo nel super ricettario del GFFD!!!
Brava come sempre!
[…] abbinata ad un pan di Spagna al cacao. Per la crema chantilly ho preso spunto dal sito di Stefania e da una ricetta del maestro Luca Montersino, ho adattato le quantità in base alla torta che […]
[…] pasticcera o Crema zabaione o Crema pasticcera al cioccolato per […]
[…] limone Per friggere 1 litro di olio di semi di arachide Inoltre: 500 gr crema zabaione zucchero a velo Portate a bollore, l’acqua, il burro tagliato a cubetti, il sale e lo […]
La crema allo zabaione pessima, la dose 150g di Marsala e’una dose spreporsionata, la crema non si puo’ mangiare per la quantita’ eccessiva
di Marsala l’ho buttata.
Ciao Maria, ti ringrazio per il tuo feedback. Mi spiace che la crema non sia stata di tuo gradimento. Sicuramente, la quantità di marsala è importante, e il gusto molto intenso. Con il tuo commento, mi dai l’opportunità di dire che, nel caso in cui la si gradisca meno forte, il marsala può essere ridotto, e sostituito con altro latte. C’è anche da dire che, da calda, il sapore alcolico risulta molto più intenso. Tu l’hai fatta raffreddare bene prima di mangiarla?