Ti svegli e ti rendi subito conto che non era un sogno. Il dolore che senti al braccio e alla spalla sono l’inizio della fine. Quell’ernia cervicale che credevi di aver messo a bada è ancora lì. Ricordi bene quanto è stato lungo e doloroso l’ultima volta, ricordi bene il dolore lancinante che ti ha costretto a letto per oltre un mese. Tremi al pensiero che possa accadere di nuovo, di dover affrontare tutto un’altra volta. E inizi la giornata con un bel pianto libertaorio, che si sa, piangere non aiuta, ma forse ti fa affrontare la giornata con nervi meno tesi.
Mentre tutto il resto d’Italia è già alle prese con il clima autunnale, Palermo è ancora stretta nella morsa del caldo. Quel caldo afoso, umido e appiccicoso che, mentre il termometro fuori segna 34°, sulla pelle ne percepisci almeno 37°. Non puoi nemmeno consolarti pensando che in ufficio si sta meglio, perchè in ufficio non c’è condizionatore, e mai come in questi giorni ne senti il bisogno.
Già accaldata alle 8 del mattino, arrivi in ufficio e scopri che 40 dei tuoi colleghi sono stati messi in cassa integrazione. E precipiti nel baratro, ti viene da piangere perchè sai che prima o poi anche tu avrai sorte simile, se non peggiore. Ma non piangi, perchè in ufficio c’è bisogno di contegno. E perchè ormai hai già sfruttato la tua dose giornaliera di pianto.
Cerchi di distrarti, trascorri la pausa pranzo al centro commerciale, mangi un panino al volo e poi vai al super a comprare la carne per la cena, e già che ci sei anche due mozzarelle, un bel panetto di burro italiano, le uova, i succhi di frutta per il bambino. Nemmeno te ne accorgi e hai riempito il cestino. Ma se ne accorge il portafoglio non appena arriva il momento di pagare. E se ne accorge il tuo braccio dolorante, quando ti rendo conto di aver usato un cestino, e non un carrello. E che hai parcheggiato la macchina nel punto più lontano (e assolato) del parcheggio. E che hai riempito tre enormi sacchetti e sarai costretta a portarli con l’unico braccio ancora funzionante. Sperando che la schiena non ne risenta troppo.
Finalmente arrivi in macchina, ma quando la apri è un forno, la carne inizia lentamente a cuocersi, ma tu sai che non è un problema, perchè in ufficio hai un mini frigo e sai che lì starà bene fino al momento di uscire.
Nel frattempo ti rendi conto che hai qualche crampo alla pancia, e che forse anche quel panino che hai mangiato a pranzo soffriva il caldo. Hai pensato che quella leggera punta di acido fosse un pò di limone di condimento, o che il tuo palato da blogger fosse ormai diventato troppo sofisticato per un misero panino da centro commerciale. E invece no, il tuo palato non mentiva, e ora te la devi vedere anche con il mal di pancia.
Finalmente arriva il momento di andare a casa, prendi il sacchetto dal frigo e lo porti in macchina. Sali e … la macchina non dovrebbe accendersi quando giri la chiave? Perchè la mia non da segni di vita?
Ti rendi conto che la batteria è K.O., che anche lei è letteralmente schiattata dal caldo. Ti rendi conto che l’assistenza stradale gratuita è scaduta il mese scorso. Ti rendi conto che non hai la più pallida idea di dove trovare un elettrauto. Ti rendi conto che nessuno degli uomini della tua famiglia, nè gli amici maschi sono in questo momento in città. Accorre però qualcuno in tuo aiuto. Tra un crampo alla pancia, uno al braccio e una sudata, arrriva un elettrauto. Ti rendi conto che questo scherzetto della macchina ti è costato 75€. Ma finalmente sei in macchina, con la carne che ormai si è lentamente brasata e il burro che ha una perfetta consistenzta “a pomata”.
Finalmente sei casa, accendi il condizionatore (finalmente), con l’acqua della doccia scorre via tutta la stanchezza della giornata. Con l’aria fresca il cervello smette di fumare. E a poco a poco riacquisti lucidità e anche il barccio ti fa meno male.
Apri il frigo e trovi uno di quei dolci che ti fa riappacificare con il mondo. E ti rendi conto che è vero che oggi c’è caldo, ma che da domani la situazione dovrebbe iniziare a migliorare. Che è vero che hai una brutta ernia cervicale, ma che sei ancora in piedi e forse anche questa puoi riuscire ad evitare l’intervento. Che è vero che non hai il condizionatore in ufficio, ma almeno c’è quel piccolo ventilatore che ti dà un minimo sollievo. Che se lavori sodo e ce la metti tutta, forse riesci a rimandare a tempo indeterminato il mometo in cui anche tu sarai in cassaintegrazione. Che alla fine la carne non ha subito troppi danni. Che hai trovato un’anima pia che ti ha aiutato con la macchina e ti ha pure portato da un elettrauto onesto che ti ha fatto la ricevuta senza che tu gliela chiedessi. Che alla fine sei arrivata a casa e che puoi finalmente gustarti in pace quel libro che aspettava solo un momento speciale per essere iniziato, accoccolata sul divano, con davanti una porzione abbondante di questo morbido e avvolgente dolce.
“La dolcezza di uno sguardo, di una carezza, di una parola, di un sorriso…può farci riappacificare con il mondo intero. Non siatene avari perchè di dolcezza, non ce n’è mai abbastanza”
Nel frattempo montare il mascarpone insieme alla panna fino ad ottenere una crema compatta e soda. Aggiungere 450 gr di yogurt e il latte condensato e mescolare. Fare ammorbidire la gelatina in acqua fredda e poi strizzarla bene. Riscaldare i rimanenti 50 gr di yogurt e farci sciogliere dentro la gelatina ammorbidita. Aggiungere un pò di crema fredda allo yogurt caldo, per evitare lo schock termico alla gelatina. Poi versare tutto nella crema di mascarpone e panna e amalgamare bene. Versare sulla base di biscotti e far riposare in frigo almeno 4 ore (meglio se la preparate il giorno prima, o la mattina per la sera)
Stefania
25 commenti
Buongiorno Stefania!! Speriamo che oggi sia un bel giorno..guardare sempre il lato positivo delle cose, il punto di vista dell'ottimista aiuta e poi questo dolce penso che ti faccia dimenticare ogni dolore. baci
Che meraviglioso post!
Complimenti davvero per la tua capacità di scrittura…hai saputo descrivere più che bene quelli che potrebbero essere i problemi e le noie di tante di noi ma ci hai anche insegnato che alla fine, c'è sempre chi sta peggio di noi e quindi bisogna cercare di essere felici nonostante le grande di tutti i giorni….. E che dire poi di questo dolce??? Non potrebbe che essere una riappacificazione con il mondo intero!!
Buona giornata!
Che giornataccia brutta ieri, mi spiace, e ti capisco MOLTO bene, sia per la cervicale, che per la cassaintegrazione, che 3 anni fa è toccata a me.
Che questo dolce sia splendido, che te lo dico a fa' ??? tutto quello che prepari tu lo è !!
Un abbraccio !
Mamma mia, mi dispiace per la giornata di ieri, e' proprio da dimenticare!! Pero' hai proprio ragione, a volte i dolci sono benefici e ci permettono di dimenticare per un po' le difficolta' della vita.
Un bacio
Stefy…che brutta giornata! 🙁 Meno male che non sono tutte così e comunque bisogna pensare che hai risolto in un modo o nell'altro! Bellissima consolazione! 😀
E' davvero una delizia, ci credo che alla sola vista ti sei rappacificata con il mondo.
Direi che hai avuto proprio una di quelle giornate no, ma alla fine sei riuscita comunque a trovare tanti lati positivi.
Spero che la tua ernia cervicale passi in fretta e non ti faccia troppo soffrire.
Dai Stefania, era solo una giornata no, quella che tocca a tutti UNA SOLA VOlta nell'anno, ecco ora te la sei giocata e non te ne capiteranno più!!!
Questa si che è una fortuna!
con un dolce così anche io farei pace con il mondo!!
ciao loredana
hai usato delle parole stupende…hai ragione…ci sono momenti in cui tutto va storti ma bisogna che lo raddrizziamo noi, che troviamo la puntina positiva!
Caspita, che giornata! Io sono ancora al mare, ma tremo all'idea di ritornare a Palermo a soffrire l'umidità e l'afa.. speriamo che il caldo ci dia una tregua. Bellissimo dolce Stefy, una bella consolazione dopo una giornata trascorsa a combattere contro le avversità. Un abbraccio
Ho letto tutto di un fiato il tuo post…e chissà perchè mi sono rivista in una situazione simile!!!
Almeno te, ti sei potuta consolare con questo dolce squisito che ti ha riconciliata con il mondo, brava!
Oh mamma, Stefania, ma certe volte non si capisce come tutte le cose spiacevoli si concentrino in cosi' poco tempo…
PIuttosto, il dolce e' uno spettacolo: sto cercando di distogliere lo sguardo da quella meravigliosa foto con il cioccolato che cade, e credimi non ci riesco!!!
che delizia!!! immagino davvero che ti abbia addolcito la giornata! 😉
caspita, che serie di disavventure 🙁 purtroppo la Sfortuna, quando vuole, ci vede davvero benissimo!!! Un bacione e spero che oggi vada meglio!!!
Tutto è bene quel che finisce bene!
Caspita! AQ prova di superpazienza…povera cicci 🙂
Il dolce no comment…sbavo e basta!
Ma che giornata da dimenticare Stefania!! Te sono capitate di tutte davvero!! Meno male che hai potuto consolarti con questa meraviglia di dolce!! E come hai ragione… di dolcezza non ce n'è mai abbastanza!
Spero che oggi sarà stata una giornata migliore! Ciao!
Claudia: come si dice … domani è un altro giorno!
Lory: hai detto bene: queste sono le piccole noie di tutti noi. Le cose serie sono ben altre …
Mascia: esagerata come sempre! grazie!
Giulia: per fortuna che ci sono loro … tutto sembra migliore quando hai davanti un bel dolcino consolatorio
Ago: per fortuna ci sono altri 364 giorni in un anno!
Ilaria: lo spero tanto anche io
Loredana: bene, allora sono a posto per un altro anno!!! Grazie
Valentina: sapere vivere serenamente è anche questo, riuscire a vedere le cose belle anche dove sembrano non essercene
Elena: Che invidia …. goditi questi ultimi giorni di mare!
Letizia: sono piccole situazioni comuni, da cui si esce facilmente
Araba: credimi, non ci riesco nemmeno io!
Glo83: E' stato decisamente un piacevolissimo momento di fine giornata!!!
Selina: Oggi va decisamente meglio. Ho bendato la sfortuna e oggi non è riuscita a trovarmi!!!
Pagnottella: per fortuna le disavventure si concentrano tutte insieme … sbavo ancora anche io al solo ricordo …
Renza: io non potrei mai farne a meno!
caspita mi dispiace! di giornate così ne avute tante e ti capisco. Non ho parole consolatorie per il resto, ma per la batteria si: compra un cavo per l'accensione (di quelli che attacchi ai morsetti della batteria tua e di un'altra macchina) che con 75 euro ce ne vengono 10 e la prossima volta fermi un cortese signore e gli scrocchi l'aiuto! almeno questo non sarà più un problema. Per il resto, una cosa alla volta e non bagnarti prima che piova 🙂 il doce è fantastico :))
Una ricetta perfetta per questa fine estate…
bisognerebbe proprio fare la x su certe giornate ma a volte ci vogliono per concedersi un dolce come questo senza sentirsi troppo in colpa 🙂
bacio
Sonia: terrò conto del tuo consiglio, anche se si sa … donne e motori …
Memole: davvero da provare
Zucchero e Farina: in giorni come questo non c'è davvero spazio per i sensi di colpa!
Caspita, in un sol giorno hai ammucchiato una notevole dose di grane….direi che per un po' dovresti considerarti a posto…hai già dato, ed io….pure!!!!
un abbraccio,
Fabi
Chissà perché poi tutto il peggio si concentra sempre in un giorno e sempre in un giorno bollente… Però non esitare a chiamarmi quando hai bisogno… e anche quando non ne hai! Un bacio grandissimo
Fabiana: come si suol dire … la fortuna è cieca ma la sfiga ci vee benissimo
Fantasie: Grazie, cara, sei un tesoro!
Cara Stefania,
ho letto tutto di un fiato il tuo post che ritengo bellissimo e se la cosa ti può aiutare anche terapeutico.
E' proprio vero che 'avere amico al duol……'
Tempo fa ho scritto anch'io un post simile, in una giornata estiva e afosa durante la quale mi successe di tutto.
Per fortuna il post, come la nostra mente, arriva piano piano all'ottimismo.
Perchè così deve essere….se vogliamo sopravvivere.
Ottima e consolatoria la ricetta.
Un abbraccio e a presto
Anna
Anna the nice: ormai quella giornata è solo un ricordo. La ciccia sui fianchi causata dal dolce, invece …